Visita di studio a Firenze con Paolo Ciampi

Edizione 2022
LUOGO:

Firenze


PERIODO:

20-21 Novembre

RESOCONTO DELLA VISITA DI STUDIO
Visita a Firenze: novembre 2022 Al nostro arrivo Firenze ci ha accolto piovosa.
Ma la pioggia non è riuscita a frapporci alla accoglienza gentile del nostro Virgilio.
Paolo Ciampi, accompagnatore discreto e colto. Di cui si percepisce subito amore e conoscenza della civiltà della Città del Giglio . Il gruppo si è raccolto con lui attorno alla Basilica di San Lorenzo, commissionata a Michelangelo e luogo originario delle personali sepolture della famiglia Medici.
La facciata, lasciata incompiuta, con i suoi mattoni rossi proietta storia dell’ architettura Fiorentina e la ‘ misura ‘ codificata da Leon Battista Alberti.
Ci si è immersi poi nel porticato del museo degli Innocenti. Ove venivano “esposti / abbandonati “( da anonimi ) bambini e bambine. Storie di povertà e di colpe di altri tempi che giungono e vivono ancor oggi.
All’interno si espongono medagliette spezzate a metà, nascoste sotto le fasce degli infanti in attesa, vana?, di un più benevolo destino di ricongiungimento.
Dal cuore antico si passa all’arte contemporanea. Volo pindarico dell’anima. Fino alla Mostra di Maurits Cornelis Escher. 200 opere creano mondi impossibili che dal cubo alla sfera riflettente, fra natura e matematica, inglobano altre forme del vivente umano. Metamorfosi.

Ci si avvia di seguito al Palazzo Medici Riccardi. Tolto alla creazione del Brunelleschi per essere affidato a Michelozzo; per non alimentare invidia della magnificenza della famiglia nei loro rivali. Qui la suggestione più soggettiva dice che la bellezza è in armonia con la potenza in terra. E la raffigurazione di Galeazzo Maria Sforza nel corteo con Cosimo e Lorenzo espone “al fuori “ lo sguardo dei Medici.

21 novembre 2022
C’è la Firenze minore ? No. Mai definizione fu così impropria.
La chiesa di Santa Trìnita è una delle più importanti basiliche cittadine. Vi sono contenuti alcuni capolavori assoluti come la Cappella Sassetti, famiglia braccio operativo dei Medici nelle transazioni delle filiali europee delle loro banche.
Della chiesa fu “custode “ San Romualdo, protettore delle foreste a monte. Curate con regola di tutela paesaggistica ante litteram e come fonte di convenienze economiche dei commerci del legname.
In una laterale fascinosa la chiesetta Santi Apostoli, la cui fondazione la leggenda attribuisce a Carlo Magno.
Nella Piazza il nostro Ciampi fa viver echi degli scontri fra Cerchi e Donati , delle parole del Sommo che la’ vide per la prima volta Beatrice, dei soggiorni illustri, Ludovico Ariosto, Leopardi, Manzoni, Dumas, Stendhal.
Al centro la Colonna della giustizia. E il ricordo della vittoria di Firenze su Siena nell’anno 1554.
A Palazzo Spini Feroni il Museo Ferragamo. Ti aspetti di trovare la Magnificenza del Made in italy che ha reso unico e famoso il marchio. E certo trovi la storia intrepida di un piccolo calzolaio di Irpinia, del self Made man che dopo emigrazione in America crea tecniche e modelli di avanguardia; della sua consorte fiera e tenace fulcro di una famiglia che rimane unita a primeggiare nel mondo. Ma colpisce che la mostra “Donne in equilibrio” 1955-1965, non ha enfasi celebrativa della famiglia. Fra oggetti , modelli, citazioni , installazioni , racconta il genio italiano nel passaggio dall’era di Paese agricolo al boom industriale degli anni 60.
Con la donna figura centrale , non solo nei caroselli promozionali dei nuovi prodotti; soprattutto come avanguardie intellettuali, artistiche, musicali , imprenditoriali .

Infine.
Aperitivo a Todo Modo. Ancorché si snodi in corridoi stretti, qui si respirano le atmosfere della libreria cantata nella Barcellona di Zafon.
Per concludersi nel contemporaneo. Un ambiente che è pausa di caffè, dolce, calici di Chianti; e “aula “con banchi e mensole in sopraelevata.
Per lo studio, gli scambi, la conoscenza di una nuova generazione cosmopolita, con Pc e odore del cartaceo squadernato. In questi scenari diversi ha “viaggiato“ la compagnia. Nel rigore delle regole di gruppo, nella curiosità per la cultura a cui non si finisce mai di attingere.
Nella fidelizzazione delle amicizie o nella scoperta di relazioni interpersonali all’insegna dell’altro/a.
E non è un caso che la cifra è dettata dal femminile. Dal quel peculiare segreto delle donne capaci di concretezza, di organizzazione volta alla fruizione del bello, condiviso.
Per questo menzione particolare a Gabriella Caruso, e al tiaso della cultura di Donne in Corriera.
Enzo LAVARRA

Ps: Nella compagnia gli accompagnatori come uomini sobriamente attenti. Solo qualche “affanno giocoso” per cercare di competere con la donna dominante, che vince.
“E nui chiniam la fronte innanzi al massimo fattor”