Visita di studio: Ponza, Ventotene e Palmarola
LUOGO:
Ponza e Ventotene
PERIODO:
14-20 Giugno
RESOCONTO DELLA VISITA DI STUDIO
14-20 Giugno 2024
Venerdì 14 giugno partenza ore 7,30 in autobus per la maggioranza delle partecipanti, una quindicina ci hanno raggiunto a Formia in macchina. Prima di salire sul traghetto per Ponza ci siamo contate. Più o meno 40 donne accompagnate da un piccolo stuolo di mariti. Arrivate a Ponza prendiamo confidenza con l'isola, i luoghi e le cose già cominciano a narrare storie e a presentarsi con colori nitidi di mare e cielo. Siamo allocate in due hotel uno limitrofo al porto, nel cuore pulsante dell’isola, e l'altro in una zona più alta panoramica. Due mondi complementari. Nel corso del viaggio ci ospiteremo reciprocamente facendo a turno gli onori di casa durante le cene sociali.
Sabato 15 giugno siamo pronti a salpare sulla Moby Dick destinazione Palmarola distante circa 5 miglia marine dall’Isola di Ponza. Scopriamo quest’isola meravigliosa, definita una delle isole più belle del mondo, disabitata e selvaggia, costituita da diversi anfratti, piccole spiagge incontaminate e una vegetazione diffusa. Palmarola è la terza isola dell’arcipelago, per grandezza, dopo Ponza e Ventotene, per la sua forma viene anche chiamata “Forcina” ma il nome di Palmarola deriva da una pianta: la palma nana che cresce selvatica, come ci spiega con dovizia di particolari il nostro “capitano di vascello” Mario accompagnato egregiamente dallo Chef lupo-di-mare Vittorio. Le tre cime principali di Palmarola Monte Guarnieri, Monte Tramontana e Monte Radica ci danno il benvenuto. L’imbarcazione ci porta ai Faraglioni di mezzogiorno, poi osserviamo una serie di grotte strette e alte in basalto che danno alla scogliera le sembianze di una cattedrale con le sue volte e i suoi pilastri, arriviamo alle Galere un gruppo di scogli maculati di ossidiana su roccia ocra, e in alto ecco che appare la Cappella di San Silverio il patrono dell’Isola di Ponza. La leggenda narra che San Silverio, il patrono di Ponza, vi avesse soggiornato. Ma in realtà pare che il Santo non sia mai stato così. Non mancano soste per bagni strepitosi, e per bruschette al pomodoro e pasta cucinata al volo in barca davvero gustosissime.Nel pomeriggio torniamo alle dimore vacanziere e ci prepariamo per il primo degli incontri associativi serali. Siamo curiose di conoscere l’autore che ci accompagna in questo viaggio Giacomo Revelli e sua moglie Michela Fossa. Le donne in corriera sono pronte a conoscere le storie dei confinati che hannofatto grande la nostra nazione.
Domenica 16 giugno ore 9,00 così riporta il programma: “Raduno dei partecipanti al porto di Ponza e imbarco per Ventotene; ore 10,30 Arrivo a Ventotene e, accompagnati da Giacomo Revelli, faremo la camminata dei confinati lungo le maioliche poste sui luoghi della memoria e le lapidi poste nelle piazze e nelle piazzette, visiteremo la libreria l'Ultima Spiaggia dove ci fermeremo a chiacchierare di libri e librerie con il titolare, Fabio Masi, appassionato libraio.” L’autore del libro Confini senza frontiere Giacomo Revelli e sua moglie Michela Fossa riescono a trasmettere intera l’emozione e la grande potenza che queste grandissime personalità, ovvero “i confinati", hanno saputo lasciare nel ricordo della storia soprattutto contemporanea.
È come se rinchiudendo in quei confini persone di diverse culture e nazionalità in realtà si fosse creato un mondo eterogeneo capace soprattutto di ragionamento e di visione oltre il proprio tempo, capacità immaginifica di una società di diritti pieni e solidi per tutti. Oltre ai noti Sandro Pertini, Luigi Longo, Umberto Terracini, Giorgio Amendola, Lelio Basso, Mauro Scoccimarro, Giuseppe Romita, Pietro Secchia, Eugenio Colorni, Giovanni Roveda, Walter Audisio, Camilla Ravera, Giuseppe Di Vittorio, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi,
solo per citarne alcuni, Michela e Giacomo ci narrano delle donne di Ventotene, donne come Ursula Hirschmann moglie prima di Eugenio Colorni e poi di Altiero Spinelli, fervente antifascista e fiera sostenitrice del manifesto di Ventotene al punto di trasportarlo clandestinamente fuggendo dall’isola insieme ad Ada Rossi, per diffonderlo e renderlo noto a tutti. Questa donna impareggiabile a
Milano, nel 1943 partecipò alla fondazione del Movimento federalista europeo e nel 1975 fondò il movimento donne per l’Europa promuovendo l’uguaglianza di genere.
Anche Ada Rossi è stata fervida partigiana e antifascista, sposa Ernesto Rossi nonostante lui fosse in carcere, condannato a vent’anni di reclusione per la sua opposizione al regime fascista e successivamente confinato a Ventotene. Anche lei come Ursula crede nel manifesto di Ventotene e con Ursula lo porta clandestinamente a Bergamo per iniziare la sua divulgazione.
Di fronte a noi si staglia l’isola di Santo Stefano dove si erge il famoso carcere borbonico con la sua struttura interna a forma di ferro di cavallo costruito secondo i principi del Panopticon elaborati Jeremy Bentham. Tutto doveva essere visibile da un unico punto di osservazione, nulla doveva sfuggire al controllo, lì è stato carcerato anche Sandro Pertini durante il periodo fascista.
Facciamo tappa alla meravigliosa libreria “l’ultima spiaggia” e conosciamo Fabio Masi il libraio di Ventotene. La sua libreria è un porto, un approdo per marinai della vita che attraccano e fanno provviste di parole per viaggiare esplorando storie, cercando nuovi mondi e pensieri. Curiosiamo e ascoltiamo, quanti libri sa raccontare Fabio, e noi siamo pronte alla lettura!
Torniamo al programma della gita: “…una giornata dedicata a recuperare una storia ancora non sufficientemente nota e diffusa, e invece da conoscere e approfondire per non dimenticare il valore di persone che sebbene confinate hanno costruito un’idea di patria e di Europa. Riscoprire le loro storie, passeggiare nei luoghi della memoria, un momento di riflessione collettiva e di esercizio civile.” Obiettivo perfettamente raggiunto!!!
Durante la cena tutti insieme ci accomiatiamo da Giacomo e da Michela che così appassionatamente hanno condiviso con noi la grandissima storia del nostro Paese. Tutte a letto! E’ tardissimoooo!
Lunedì 17 giugno appuntamento in barca, ancora a bordo della Moby Dick circumnavighiamo l’isola di Ponza la più grande dell’arcipelago composto oltre a Ponza, Palmarola, Ventotene e Santo Stefano, anche dalle isole Zannone e Gavi. Ponza, l’isola delle meraviglie marine e rocciose. Costeggiamo la famosa spiaggia di Chiaia di Luna, i Faraglioni di Lucia Rosa, l’arco naturale, le piscine naturali e restiamo incantati dalla bellezza della natura. Il tempo ci asseconda regalandoci una giornata piena di sole e di vento cortese. Bagni, canti, libagioni semplici ma assolutamente appetitose, preparate per noi da Vittorio, ci accompagnano fino al pomeriggio. In serata il nostro appuntamento conviviale non può mancare, la sera dolce ospita una luna sempre più luminosa che si riflette sulla bianca scogliera di Chiaia di luna. Dopo cena ci attardiamo osservando le costellazioni, Cassiopea, l’Orsa Maggiore, lo Scorpione, notte davvero splendida.
Martedì 18 giugno, organizziamo ancora una gita in barca fuori programma. Si veleggia verso l’isola di Zannone e le sue verdeggianti scogliere. Sostiamo in una caletta prospiciente i ruderi di un antico monastero benedettino fondato nel 504 che nel 1243 divenne abbazia cistercense e successivamente fu abbandonato dai monaci a causa delle frequenti incursioni piratesche.
L’isola oggi appartiene al Parco Nazionale del Circeo per le sue doti naturalistiche. Ormai siamo un gruppo di esploratrici provette e grotte e calette, anfratti e approdi di questo arcipelago non hanno più segreti per noi. Pomeriggio di shopping nelle viuzze di Ponza tra le quali scopriamo anche “la camminata di Sandro Pertini” un percorso arricchito da targhe che ricordano suoi fraseggi più famosi.
La serata si conclude con ancora una cena conviviale come sempre allegra e festosa.
Mercoledì 19 giugno siamo in libera uscita! Ci disperdiamo a piccoli gruppetti, chi si spiaggia al Frontone, chi alle Piscine naturali, chi fa percorsi escursionistici panoramici. Insomma relax per tutte fino a sera, poi cena frugale e valigie da ricomporre! Stiamo per tornare. Intanto a Ponza fervono i preparativi per la festa patronale di San Silverio. L’isola si addobba di coloratissimi nastrini e fiocchi con predominanza di colore rosso. In mattinata arrivano i Ponziani che risiedono all’isola d’Elba accolti dalla banda del paese. Il folklore è ancora un regalo che questo viaggio lascerà nella memoria.
Giovedì 20 giugno ci svegliamo alle 6,00 con il rimbombo dei fuochi d’artificio in onore del Patrono, sonnecchiamo ancora un po' e poi dopo colazione, tutte al porto per il traghetto mentre il Santo passeggia per le strade in processione. Salutiamo lui e Ponza con grande calore dal pontile. Il viaggio è stato ricco di emozioni, di storie da sedimentare e da diffondere.
Il pregio di BOOKANDPARTI, il progetto di viaggi culturali segno inconfondibile dell’associazione Donne in Corriera, sta proprio nel connubio tra il piacere del viaggio e quello della conoscenza che ci fa crescere ogni volta e ci cambia migliorandoci. Alla prossima avventura!
di Margherita Diana