Visita studio: Napoli

Edizione 2025
LUOGO:

Napoli


PERIODO:

1-2 marzo

RESOCONTO DELLA VISITA DI STUDIO

01-02 Marzo 2025

con Antonella Cilento

Giocando con le parole rispetto al libro di Annamaria Ortese, “il mare non bagna Napoli”, Antonella Cilento scrive “il sole non bagna Napoli” in cui ci fa scoprire luoghi non comuni, non sempre noti al turista che va a visitare questa città. Fortunatissime noi, Donne in corriera, che abbiamo il piacere di essere accompagnate da una persona così competente e interessante come Antonella Cilento, in questi luoghi un po’ misteriosi e affascinanti, nelle strade della città che rivelano ad ogni angolo qualcosa di nuovo, di non ancora scoperto.

Napoli, come Roma, più la giri, più la osservi, più scopri cose nuove, tra passato e presente, chiese, strade, viuzze che sprigionano tutta la vivacità di un popolo così esuberante. Il nostro percorso ci porta a un modo diverso di attraversare la città. A Napoli ci sono soste obbligate per gustare la sfogliatella o il babà da Scaturchio, il caffè al Gambrinus e la passeggiata al lungomare Caracciolo, la pizza e il mandolino, ma c’è tanto altro, c’è una Napoli di dolore, di violenza, di contrasti, di forti contraddizioni.

Quello a cui assistiamo presso il Museo Hermann Nitsch in Vico Lungo Pontecorvo con la sapiente presentazione di Antonella Cilento e l’interessante testimonianza del prof.Leopoldo Siano, che è stato allievo di Nitsch, è una vera full immersion in un tipo di arte trasgressiva, innovativa che può piacere o no ma comunque va dritto al cuore… o alla pancia, di chi visita questo luogo straordinario costruito da Nitsch, artista viennese nato nel 1938 che realizza a Napoli, in un luogo meraviglioso dalla cui terrazza si gode un bellissimo panorama della città, un atelier di pittura con i suoi originali contributi che mischiano il sacro con il profano, paramenti sacri e calici, assorbenti delle donne necessari nei periodi mestruali e immagini violente di sangue e di carcasse di animali appoggiate su corpi umani. Un tipo di arte schokkante, provocatoria, che fa pensare molto a Marina Abramovic. Un video nel museo ci spiega un po‘ la vita travagliata di quest’ artista che ama mettere a nudo le contraddizioni di Napoli, città dei contrasti: bellezza e violenza, un po’ come fa il regista Sorrentino, in maniera molto più velata, nel suo film Parthenope, in cui la bellezza della città e della splendida figura femminile di Parthenope sono in netto contrasto con situazioni di violenza, di degrado e corruzione, altri aspetti di uno stesso luogo.

Il contributo artistico di Nitsch non si limita solo all’arte figurativa, ma anche alla musica e al teatro di tipo espressionista. Ascoltiamo in seguito, in compagnia degli amici del Theatrum Phonosophicum, un brano di Nitsch intriso di suoni forti, trasgressivi, angoscianti, che sembrano ritrarre in musica ciò che il famoso “Urlo” di Munch fa in pittura.

Proseguiamo il tour facendo un salto indietro nel passato di questa città ricca di arte e di storia e visitiamo la Chiesa dell'Arte della Seta dei Santi Filippo e Giacomo e a seguire la Chiesa di Santa Luciella ai Librai o dei Pipernai. Tutto molto interessante e raccontato con il brio delle guide napoletane che con accento “sfizioso” ( per chi non conosce il napoletano vuol dire tante cose: “delizioso, dolce, coinvolgente“) ci conducono nel mondo delle “capuzzelle”, del culto dei morti e riflettiamo sul fatto che il rapporto con i morti a Napoli è molto pagano, quasi come in Sudamerica!

Ho scoperto percorsi nuovi che non conoscevo, nonostante sia la mia città nativa. Tra passato e presente, il nostro tragitto si colma di impressioni e di sensazioni forti che non possono non coinvolgere la nostra anima : contrasti, bellezza e violenza, arte e storia, vita e morte, dolore e allegria, tutto convive in questa città che fu tanto amata da Goethe come racconta nel suo “viaggio in Italia”: una città «libera, allegra, vivace» ma soprattutto splendida per le sue bellezze:«Napoli è un paradiso, ognuno vive in una specie di ebbrezza e di oblio di sé stesso!»
(Goethe, “Viaggio in Italia”, 1817)

Napoli è unica, nel bene e nel male, è una città “strabordante”, si può amare o odiare ma certamente non può lasciarti indifferente.



Patrizia Ripa